Prima di diventare un fenomeno globale e un business milionario, l’hip-hop è stato un movimento underground, radicato nelle strade di New York. Dagli anni settanta in poi, grazie alla generazione di disc jockey capeggiata da Dj Kool Herc, la sua musica inedita e prettamente afroamericana invase prima i quartieri con i cosiddetti block party; poi i club di Harlem e del Bronx; infine la radio, dove ricevette la consacrazione. Il libro fotografico Back in the Days Remix di Jamel Shabazz, ora ripubblicato dopo il successo della prima edizione di dieci anni fa, è una raccolta di immagini straordinarie, immortalate all’alba dell’hip-hop, tra b-boy, catene d’oro e occhialoni. Erano gli anni ottanta quando, “all’improvviso”, scrive Shabazz, “la musica cominciò a sentirsi per strada”. Jamel Shabazz, nato nel 1960, è un fotografo di Brooklyn. Da trent’anni documenta la vita urbana statunitense.
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